Le emorroidi ai tempi di Ippocrate
Ecco come venivano trattati questi problemi nell’antica Grecia
“La malattia delle emorroidi si forma in questo modo: se la bile o il muco sono diretti alle vene nel retto, questi scaldano il sangue nelle vene; e tali vene, diventando calde, attirano sangue dalle vicine vene; ed essendo occluso, l’interno dell’intestino si protrude verso l’esterno, e i capi delle vene diventano evidenti, ed essendo al tempo stesso abrase dalle feci che fuoriescono, e ferite dal sangue racchiuso al loro interno, le vene spruzzano sangue, frequentemente insieme alle feci, ma qualche volta anche senza di esse”.
Sembra che sia stato un medico uscito di senno o un bizzarro poeta settecentesco a scrivere queste parole, e invece no: a parlare è il celebre medico greco Ippocrate (460 – 370 a.C.), una delle figure più importanti della storia della medicina.
Il padre della moderna scienza medica credeva che le emorroidi fossero causate dall’azione negativa di bile e muco, cosa che ovviamente noi sappiamo non corrispondere a verità; tuttavia Ippocrate ci aveva visto giusto in merito al gonfiore causato dall’accumulo di sangue in queste piccole, ma alle volte dolorose, strutture anatomiche.
Quanto a cure, il medico di Kos suggeriva rimedi abbastanza decisi e cruenti, senza mezzi termini: cauterizzare le emorroidi “finché non sono completamente bruciate, in modo tale che da non lasciare alcuna parte di esse”, oppure utilizzare dei particolari strumenti in metallo per tagliarle via dopo averle schiacciate e tirate (!) in modo da farle fuoriuscire il più possibile.
Per fortuna che fra le sue pratiche era previsto anche qualche rimedio più “dolce” per il problema, indicato per il trattamento delle emorroidi nel sesso femminile. Si trattava nello specifico di preparare una mistura a base di acqua bollente, tamerici tritate, litargirio (un ossido di piombo) e galle, da mescolare con vino bianco, olio e grasso di oca. Il tutto andava applicato poi sulle emorroidi dolenti; non ci è dato di conoscere l’efficacia del rimedio, ma se per caso vi viene voglia di cimentarvi… ebbene, la ricetta di Ippocrate è questa!