Le emorroidi hanno una serie di sintomi molto precisi, non necessariamente tutti presenti:
- Sanguinamento durante la defecazione, con perdita di sangue rosso vivo;
- dolore: di tipo acuto o cronico e legato alle emorroidi esterne, in genere è causato dall’insorgenza di una ragade, ematomi o ascessi;
- prolasso: le emorroidi e la mucosa rettale fuoriescono dal canale anale;
- prurito e bruciore anale, insieme ad una produzione eccessiva di muco che può causare anche lo sviluppo di infezioni o micosi.
La diagnosi delle emorroidi è basata sulla presenza dei sintomi appena descritti ma non solo.
Siccome i sintomi delle emorroidi possono essere associati anche ad altre malattie intestinali, la diagnosi precisa si può in occasione di un’accurata visita medica ambulatoriale durante la quale lo specialista ispeziona il canale anale, aiutandosi eventualmente con un anoscopio. È solo sulla base di questa indagine anoscopica che il medico può individuare il grado di classificazione delle emorroidi e quindi consigliare la cura adeguata.
Nei casi meno gravi spesso è sufficiente adottare piccoli accorgimenti per prevenire le fasi acute:
fare attività fisica, seguire una dieta ricca di frutta e verdura, bere molta acqua, cercare di eliminare lo stress, non fare sforzi eccessivi ed evitare una defecazione prolungata. E ancora lavarsi con acqua tiepida e sapone acido e asciugarsi tamponando delicatamente con un panno morbido. Evitare assolutamente l’applicazione di ghiaccio che peggiora i sintomi, meglio utilizzare alcune pomate locali che alleviano i sintomi e aiutano il rientro spontaneo delle emorroidi.
Nei casi più seri – emorroidi di III e IV grado per intenderci – diventa spesso necessario il ricorso a tecniche ambulatoriali o a trattamenti di tipo chirurgico. Ho cercato di descriverle e confrontarle nella pagina dedicata alla cura delle emorroidi.